(ANSA) - BRUXELLES, 16 MAR - "Unimed, la rete delle 83
università di 20 Paesi dell'euromediterraneo, chiede all'Europa
di affrontare insieme le nuove sfide e i cambiamenti dettati
dall'attuale crisi umanitaria realizzando uno spazio comune di
conoscenza e innovazione". Lo ha detto la Presidente dalla
Commissione Cultura del Parlamento Europeo Silvia Costa oggi a
Bruxelles, durante un incontro con i rappresentanti di Unimed.
Al centro dell'incontro un progetto "condiviso e strutturato
- ha detto ancora Silvia Costa - e che prevede l'accoglienza di
50 studenti profughi, ma che avrà bisogno per la sua attuazione
di affrontare questioni logistiche e legali che devono essere
urgentemente definite non solo a livello nazionale, ma con un
framework agreement tra Unione Europea, UNHCR, altre
organizzazioni umanitarie, e Università con il sostegno di
Unimed e della rete delle università europee, anche a distanza".
"Abbiamo condiviso con Antonio Panzeri - ha aggiunto Costa citando il collega europarlamentare - la volontà di far sì che le università e i centri di ricerca siano partner strategici della nuova politica di vicinato lanciata nel 2015. Sono molto lieta che oggi la mia proposta rivolta alle università europee e ai Ministri della cultura dei Paesi Membri di realizzare corridoi educativi abbia oggi fatto un passo avanti e sia stata accolta da tre università italiane". Si tratta del Politecnico di Torino, delle università veneziane Ca' Foscari e IUAV, "che per prime hanno accolto il mio appello per facilitare l'accoglienza nelle università europee di studenti universitari dei Paesi in conflitto". Il piano di azione di lungo periodo prevede una presa in carico residenziale, una formazione concordata, ma anche un ritorno degli studenti nei Paesi di origine con dignità e prospettive di avvio di piccole imprese. (ANSAmed).
"Abbiamo condiviso con Antonio Panzeri - ha aggiunto Costa citando il collega europarlamentare - la volontà di far sì che le università e i centri di ricerca siano partner strategici della nuova politica di vicinato lanciata nel 2015. Sono molto lieta che oggi la mia proposta rivolta alle università europee e ai Ministri della cultura dei Paesi Membri di realizzare corridoi educativi abbia oggi fatto un passo avanti e sia stata accolta da tre università italiane". Si tratta del Politecnico di Torino, delle università veneziane Ca' Foscari e IUAV, "che per prime hanno accolto il mio appello per facilitare l'accoglienza nelle università europee di studenti universitari dei Paesi in conflitto". Il piano di azione di lungo periodo prevede una presa in carico residenziale, una formazione concordata, ma anche un ritorno degli studenti nei Paesi di origine con dignità e prospettive di avvio di piccole imprese. (ANSAmed).
