Le stesse che si propone di eliminare l'associazione Raj-Tunisie (Réseau Alternatif de Jeunes - Tunisie) che lo organizza.
Creata nel gennaio 2014, e composta da giovani lavoratori e volontari (tra i 22 e 28 anni), spiega ad ANSAmed Anna Chiara Ferigo, Raj-Tunisie si occupa di tematiche quali ambiente, diritti socio-economici e politiche giovanili. "Il nostro scopo è quello di dare ai giovani la possibilità di contribuire al cambiamento del Paese, allo sviluppo del lavoro associativo, di facilitare l'accesso ai diritti dei giovani e di fare di loro dei decisori".
Tra gli altri progetti di Raj-Tunisie c'è quello delle "Universités alternatives", serie di incontri che si ripetono ogni 2 mesi fino ad ottobre con lo scopo di riunire giovani per discutere di differenti tematiche come la redazione di "papiers politiques", il terrorismo e il contrabbando (http://www.raj-tunisie.org/event/appel-a-candidature-universite s-alternatives/). "Per il futuro, annuncia Ferigo, abbiamo in cantiere un progetto che avrà come scopo finale quello di creare una piattaforma cittadina online dove i cittadini potranno postare le loro testimonianze sui problemi che incontrano nella loro vita quotidiana per sollecitare le risposte dei decisori politici, entrare in contatto diretto con le istituzioni e cercare di trovare insieme delle soluzioni concrete ai problemi concreti". (ANSAmed).
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