(ANSAmed) - IL CAIRO - L'importanza delle risorse idriche dei Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo e le modalità per uno sviluppo sostenibile in un'ottica che comprenda anche i cambiamenti climatici e le sfide nella regione sono stati i temi al centro della tre giorni di un workshop che si è tenuto al Cairo. Il workshop è stato organizzato nell'ambito del progetto regionale 'Sustainable Use of Transboundary Water Resources and Water Security Management' (Water Sum) che si occupa delle sfide legate al settore in questione promuovendo la cooperazione regionale dei Paesi del bacino. Water Sum è sostenuto dal Centro Ambientale Regionale per l'Europa centrale e orientale (Rec) ed è finanziato dal governo svedese. A confronto autorità, esperti, ricercatori e operatori che si sono occupati della condivisione di informazioni ed esperienze a livello nazionale e internazionale, tra cui l'Egitto, la Giordania, la Tunisia e altri Paesi dell'area, per giungere alla messa in atto di protocolli comuni per lo scambio di dati ed informazioni.

Ragab Abdel Azim, sottosegretario del ministero delle Risorse Idriche e dell'irrigazione per l'Egitto, ha sottolineato l'utilità del seminario e ha riconosciuto il ruolo che il Progetto Water Sum e il Rec possono portare all'Egitto e nella regione mediterranea. Azim ha poi elencato le sfide che conosce la regione per la carenza idrica e ha sottolineato la necessità di raccogliere ed elaborare dati precisi e affidabili per sviluppare rapporti concisi e facilitare lo scambio di dati. "L'acqua è una risorsa essenziale per favorire la crescita nazionale e regionale sostenibile - ha aggiunto Mihallaq Qirjo, vice direttore esecutivo di Rec e project Director di Water Sum - dobbiamo sfruttare appieno le potenzialità offerte dalla governance sull'acqua per aumentare la stabilità tra le regioni confinanti come l'Europa e i Paesi mediterranei". (ANSAmed)

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