(ANSAmed) - NAPOLI, 22 MAG - Con il tema 'Italia 2030: che
nessuno resti indietro' è partito a Napoli il Festival dello
Sviluppo Sostenibile che punta a promuovere l'adozione degli
obiettivi dell'Agenda Onu 2030 con oltre 200 eventi in tutta
Italia organizzati dagli oltre 160 aderenti all'Alleanza
Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e da numerose
università.
Per l'evento iniziale di Napoli è stato scelto il tema
'Ridurre l'ineguaglianza all'interno e fra le Nazioni', il
decimo dei 17 goal fissati dall'Agenda Onu, sottoscritta anche
dall'Italia, per contribuire a mettere in atto un cambiamento
che - da qui ai prossimi 13 anni - dovrebbe portare tutti i
Paesi del mondo a cambiare politiche, stili di vita e strategie
delle imprese. L'obiettivo è un cambio di paradigma, basato sul
ripensamento dei sistemi sociali ed economici per conseguire uno
sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista, non solo quello
ambientale. A cominciare dal superamento delle tante
disuguaglianze che oggi caratterizzano quasi tutti i Paesi,
compresa l'Italia.
"L'obiettivo del 'Nessuno resti indietro' - ha detto a Napoli
il ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti - si può
realizzare costruendo le condizioni di politica economica che
non sono solo grandi discorsi su finanza pubblica, ma cose
specifiche che possano saldare il doppio registro tra chi ce
l'ha fatta con grande sacrificio e chi rischia di restare
indietro". All'appuntamento di Napoli hanno partecipato, tra gli
altri, anche il ministro per le politiche agricole Maurizio
Martina, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il ministero
dei Beni Culturali, Dario Franceschini. "Bisogna tenere alta -
ha sottolineato Franceschini - l'attenzione su questo tema se
Italia vuole giocare ruolo non solo di attuazione obiettivi 2030
ma anche leadership. Ci vorrebbe però qualcosa che vada oltre i
singoli ministeri, che possa decidere le priorità partendo dai
temi su cui siamo in ritardo e quelle in cui siamo avanti". ù
"I 17 giorni del Festival - spiega il Presidente dell'ASviS,
Pierluigi Stefanini - rappresentano un momento senza precedenti
di confronto e condivisione di idee e pratiche virtuose che
possono cambiare il nostro modello di sviluppo e, quindi, le
politiche, le strategie aziendali e i comportamenti
individuali".(ANSAmed).
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