(di Paolo Levi)
(ANSAmed) - BOULOGNE-BILLANCOURT (FRANCIA), 13 DIC - Un grido
d'allarme al pianeta: a due anni esatti dalla Cop21, Parigi
torna capitale mondiale del clima, con il presidente Emmanuel
Macron che dinanzi a un parterre di decine di leader indossa i
panni di paladino dell'ambiente e lancia un duro avvertimento
alla comunità internazionale. "Stiamo perdendo la battaglia" sul
clima, ha avvertito il leader trentanovenne aprendo i lavori del
'One Planet Summit' da lui promosso a Boulogne-Billancourt, alle
porte della capitale, oggi paradossalmente paralizzata da
ingorghi record con 552 km di code in tutta la città. "Non
andiamo abbastanza veloci, questo è il dramma - ha deplorato
Macron - ma non potremo dire che non sapevamo".
Intervistato poco prima da Cbs, il leader francese ideatore
dello slogan 'Make Our Planet Great Again' - in contrapposizione
alla frase cult di Trump 'Make America Great Again' - ha poi
lanciato un nuovo affondo contro l'uscita dell'amministrazione
Usa dal patto sul clima del 2015. Richiamando Trump alle sue
"responsabilità dinanzi alla storia", si è detto "abbastanza
sicuro" che il collegao Usa "cambierà idea nei prossimi mesi o
anni". "Non sono pronto a rinegoziare, ma sono pronto a dargli
il benvenuto se decidesse di tornare", ha fatto sapere il
padrone di casa.
All'appuntamento, a cui il leader di Washington non era
comunque invitato, hanno aderito le delegazioni di 130 Paesi,
tra cui l'Italia, nonché una babele di quattromila responsabili,
tra sindaci, grandi aziende, Ong, fondazioni benefiche e anche
star del cinema come Sean Penn o Marion Cotillard. Con un
convitato di pietra, l'amministrazione Trump appunto,
rappresentata solo da un addetto diplomatico oltre che dal
vistoso Suv parcheggiato con tanto di bandiera a stelle e
strisce dinanzi all'ingresso stampa del centro congressi. Tra i
principali protagonisti di questa 'Mini-Cop' dedicata al
finanziamento di progetti concreti sul clima l'ex segretario di
Stato, John Kerry, ha tuonato contro la "vergogna" del ritiro
americano. "Una decisione - ha ammonito - auto-distruttiva per
soli fini politici".
Annunciato a luglio durante il G20 di Amburgo, il summit
informale co-presieduto dall'Onu e dalla Banca Mondiale si è
svolto in un luogo altamente simbolico: l'Ile Séguin, l'isola
sulla Senna che per oltre mezzo secolo fu sede delle fabbriche
Renault ormai riconvertito in spazio polivalente normalmente
consacrato alla musica. Intorno alle 15.30, una cinquantina di
capi di leader, accompagnati da 'capitan Macron', sono scesi
dalla chiatta 'ecologica' su cui si erano imbarcati mezz'ora
prima dal Pont Alexandre III, il ponte sulla Senna a poche
centinaia di metri dell'Eliseo. Come annunciato, il vertice ha
'covato' 12 progetti da centinaia di milioni di dollari. Tra
questi, un programma per lo sviluppo di auto elettriche in otto
Stati Usa, un fondo di investimento per i paesi caraibici
colpiti dagli uragani e finanziamenti per la fondazione di Bill
Gates - anch'egli a Parigi - che sostiene gli agricoltori.
"Facendo uscire gli Stati Uniti dall'accordo di Parigi, Trump
ha escluso sé stesso da quell'accordo, ma non gli Stati Uniti",
ha commentato l'ex attore e governatore della California
impegnato per il pianeta, Arnold Schwarzenegger, intervenuto in
plenaria e prima era andato in visita dalla sindaca di Parigi,
Anne Hidalgo, a bordo di una bici verde. Le iniziative puntano
anche ad accelerare la fine dei motori a combustione, mentre la
Banca Mondiale ha annunciato che non finanzierà più, a partire
dal 2019, l'esplorazione e l'estrazione di petrolio e gas. Il
segretario generale Onu Antonio Guterres ha avvertito che la
"guerra" contro i cambiamenti climatici "non è ancora vinta" ed
ha chiesto ai Paesi ricchi di onorare l'impegno di fornire 100
miliardi di dollari annuali fino al 2020, in particolare, per i
Paesi in via di sviluppo.
Per l'Italia era presente Gian Luca Galletti. "Il mondo - ha
commentato - va avanti anche senza gli Stati Uniti e loro
rischiano di perdere un'occasione per la loro economia e per il
loro ambiente". Il ministro dell'Ambiente si è poi congratulato
per questa Europa che "marcia unita" in campo ambientale ed ha
ricordato che l'Italia uscirà dal carbone "definitivamente nel
2025": "Siamo fra i Paesi al mondo che hanno il mix energetico
più equilibrato".(ANSAmed).
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