Dopo alcun attimi di smarrimento tra i turisti, con le prime due tartarughine nate prematuramente che nonostante gli sforzi dei bagnanti non sono riuscite a concludere la loro lenta corsa verso il mare, si è attivata la macchina dei soccorsi e la nidiata è stata salvata dai professionisti dell'Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Sulla spiaggia anche i militari della Guardia Costiera, che con il personale Amp, hanno spostato la nidiata, per evitare che l'intensa presenza di turisti potesse comprometterne il buon esito, delimitando poi la nuova area per evitare ulteriori calpestamenti. L'area sarà monitorata costantemente sino alla schiusa che potrebbe avvenire entro le prossime due settimane.(ANSAmed).
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