Negli ultimi giorni, Tsipras ha molto moderato le proprie posizioni nei confronti del Memorandum ed ora si dice a favore della permanenza della Grecia nell'euro e non sostiene più l'abolizione dell'accordo ma ne chiederà - come afferma - la revisione dei termini. Dimostrazione ne è la reazione dei mercati al suo articolo apparso sul Financial Times, in cui ha affermato che le modifiche che egli intende apportare al Memorandum saranno fatte in ambito europeo.
Vari osservatori locali, però, non sono ottimisti circa la possibilità di Tsipras di attuare il programma di Syriza e ricordano che le componenti del partito sono almeno 12 (o forse 13) e fra di esse esistono pure profonde divergenze politiche e ideologiche. Le più importanti di queste frange sono la Sinistra Ecologica Rinnovatrice e Comunista, forse l'unica componente di Syriza ad avere un'ideologia euro-comunista. Proviene dal vecchio Partito Comunista greco dell'Interno, come veniva chiamato durante il regime dei colonnelli. Poi c'é Energi Polites (Cittadini Attivi): è la componente che predica l'unità di tutta la sinistra greca ed ha come leader Manolis Glezos, l'uomo simbolo della resistenza ellenica contro l'occupazione tedesca durante la Seconda guerra mondiale. Anentakti Aristeri (Indipendenti di Sinistra) è invece costituito da un certo numero di persone che non fanno parte di nessuna componente di Syriza. Quindi c'é Dea (Sinistra Operaia Internazionalista) che è un'organizzazione di trotzkisti e internazionalisti e Kokkino (Rosso). Ma Syriza ha anche una componente maoista, che si chiama Koe (Organizzazione Comunista di Grecia). A tutte queste varie anime si deve aggiungere il gruppo dei fuorusciti dal partito socialista Pasok, fra cui tre parlamentari e qualche ex ministro.
Negli ultimi giorni l'eventualità di una vittoria elettorale di Syriza - e quindi il timore di un'uscita della Grecia dall'eurozona - ha indotto molti greci a precipitarsi in banca per ritirare i risparmi e trasferirli all'estero. Altri hanno scelto di metterli nelle cassette di sicurezza oppure di nasconderli in casa. Nonostante tutto, in mezzo a queste persone ce ne sono tante che hanno votato e voteranno di nuovo per Syriza il 17 giugno.(ANSAmed).