(ANSAmed) - TUNISI, 17 NOV - ''L'Algeria è meno interessata
rispetto ai paesi vicini dal fenomeno del reclutamento dei
giovani nelle organizzazioni terroristiche internazionali''. Lo
ha dichiarato alla radio nazionale il direttore generale delle
libertà pubbliche e per gli affari giuridici presso il ministero
dell'Interno, Mohamed Talbi, secondo il quale i giovani algerini
che hanno raggiunto i gruppi terroristici all'estero sarebbero
in numero inferiore alle cento unita'. Il funzionario ha
spiegato che è stato istituito presso il dicastero della Difesa
un meccanismo che consente lo scambio di informazioni tra le
istituzioni coinvolte nella lotta al terrorismo e, quindi, in
grado di prevenire l'indottrinamento di giovani. ''Questo
meccanismo individuando canali di passaggio ha mostrato
risultati positivi e incoraggianti'', ha assicurato Talbi,
aggiungendo che il reclutamento dei giovani, che definisce
''vittime'' bisognose di protezione, ''avviene principalmente
sui social network e questo rappresenta un problema per l'intera
società''. ''Proprio per questo l'Algeria ha recentemente
rafforzato il sistema di monitoraggio online'', ha detto ancora
Talbi annunciando ''risultati positivi e incoraggianti grazie al
controllo delle comunicazioni dei reclutatori che vivono
all'estero''. Sono state avanzate anche proposte di modifica al
codice di procedura penale per consentire alle autorità
competenti, di essere più efficaci nel contrasto del
reclutamento on-line. Per quanto riguarda invece la raccolta
fondi nelle moschee, che conta cifre consistenti, (tra la fine
del 2013 e l'inizio del 2014 sono stati raccolti circa 51
milioni di euro) emerge l'importanza della tracciabilità dei
fondi'', ha detto Talbi assicurando tuttavia che la questione è
''sotto controllo'', sottolineando che le autorità algerine
hanno inviato alle moschee ''istruzioni molto rigorose sulla
raccolta fondi''. (ANSAmed)
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