"Questo sviluppo è una banderuola" che indica la direzione del vento "per la politica libica, ora che il periodo di luna di miele del governo di unità nazionale è finito", ha premesso l'analista dello European Council for foreign relations (Ecfr) in un testo per l'ANSA.
"Il presidente della National Oil Company nutre da tempo ambizioni politiche e ha cercato di fare un passo del genere l'anno scorso, ma ha fallito e ha finito per politicizzare la propria istituzione", ha sostenuto Megerisi aggiungendo che questo ha portato a un cambio nella "carica di ministro del Petrolio", affidata a Mohamed Oun, "da cui (Sanallah) si sente ora minacciato". "Confortato da un certo sostegno politico di Haftar e (del presidente del parlamento libico) Aqila Saleh a est", Sanallah ha "fatto questa mossa" di bloccare il terminal di Hariga "per esercitare pressioni sul governo di unità e ficcare un cuneo nelle buone relazioni che si stanno formando tra il governatore della Cbl, al-Kabir, e Dbeibah", ha notato ancora l'analista. "Questa unione è avvertita come una minaccia da Haftar, Aqila e Sanallah, i quali l'anno scorso avevano lavorato duramente per sbarazzarsi di Kabir", ha concluso Megerisi.(ANSAmed).
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