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Italia-Tunisia: al via progetto 'Ter-re', da terra a reddito

Percorsi per crescita donne e giovani Tataouine

23 giugno, 13:41

(ANSAmed) - TUNISI, 23 GIU - Favorire lo sviluppo socio-economico delle comunità rurali di Tataouine, nel sud est tunisino, valorizzandone i saperi tradizionali. Questi, in sintesi, gli obiettivi del progetto di cooperazione approvato dal Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale dal nome ''Ter-Re''. Ovvero, dai territori al reddito: percorsi di 'empowerment' (crescita, autodeterminazione) per le donne e i giovani di Tataouine che verrà coordinato da ARCS - Arci Cultura e Sviluppo. Attraverso la promozione del lavoro autonomo e della microimprenditoria, verrà favorita l'integrazione socio-economica di donne e giovani nei 4 villaggi rurali a maggioranza berbera di Ras el Oued, El Ferch, Douiret e Bir Amir potenziandone la produttività agricola, l'offerta e diversificazione di servizi turistici e fornendo formazione professionale per lo sviluppo del settore privato, si legge in un comunicato. Il progetto Ter-Re, adotta una visione ''olistica'' dello sviluppo, che lega crescita economica e promozione del patrimonio culturale e ambientale, e rientra in uno dei settori prioritari per il MAECI, cioè il sostegno allo sviluppo endogeno, inclusivo e sostenibile del settore privato, promuovendo il valore aggiunto del Sistema Italia, con il coinvolgimento di attori complementari quali operatori economici, istituzioni, società civile, camere di commercio, università. ''Ter-re'' nasce infatti in sinergia con il progetto TITAN (Tataouine Italie-Tourisme Agriculture Network), attivo dal 2011, gestito dalla Fondazione Alma Mater in partenariato con l'ODS (office de Développement du Sud, con sede a Médenine), i cui principali settori di intervento sono: turismo responsabile e valorizzazione dei prodotti locali (in particolare Piante Aromatiche Medicinali). Nello specifico, TITAN ha studiato ed identificato percorsi di turismo rurale e potenzialità della domanda turistica nella zona. Ter-Re, invece partendo da tali risultati, prevede un percorso di formazione professionale e di accompagnamento a supporto di progetti di piccoli imprenditori locali (con particolare attenzione alle donne in ambito rurale e ai giovani disoccupati) da inserire nei circuiti di ecoturismo già sperimentali. Inoltre, nell'ottica di una promozione globale del territorio, sono previste azioni che mirano a migliorare la qualità e la quantità delle produzioni locali (ortaggi e piante aromatiche e medicinali), includendo lo studio di tecniche di lotta alla desertificazione e all'erosione del suolo e incremento della fertilità, grazie al partenariato con l'IRA (l'Institut des Régions Arides), ente di ricerca impegnato nella valorizzazione delle risorse naturali, conservazione della biodiversità, lotta agli effetti del cambiamento climatico. Il progetto è in consorzio con l'ONG Tamat e prevede il coinvolgimento di altri attori italiani e tunisini quali la Fondazione Alma Mater, la cooperativa sociale Attivarci e il consorzio la Rada, la Camera di commercio tuniso-italiana, l'IRA (institut des Régions Arides) e una serie di attori della società civile locali. (ANSAmed).

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