Finora si ha notizia di una cinquantina di arresti, che potrebbero aumentare, in tutto il territorio nazionale, nei prossimi giorni. I cittadini del Sud Sudan sono destinati alla espulsione in tempi brevi.
Ad Eilat vivono 7.000 immigrati clandestini africani. Il sindaco Meir Yitzhak Halevy ha espresso soddisfazione per l'inizio delle espulsioni in quanto, a suo parere, la loro massiccia presenza ha creato un clima di insicurezza in citta'.
In Israele ci sono circa 70 mila immigrati clandestini africani. Venerdi' le autorita' giudiziarie hanno autorizzato per la prima volta il rimpatrio di quelli originari del Sud Sudan, che sono alcune migliaia. Gli immigrati giunti dal Sudan e dall'Eritrea, diverse decine di migliaia, per il momento non potranno invece essere espulsi perche' al ritorno nei Paesi di origine la loro vita sarebbe immediatamente in pericolo.
La notizia della retata ad Eilat ha destato apprensione nei rioni israeliani (specialmente a Tel Aviv) dove si concentrano gli immigrati africani. Molti di loro preferiscono non uscire oggi di casa, gli altri tengono a portata di mano i documenti rilasciati loro dal ministero degli interni. I gruppi che lottano per i diritti civili hanno intanto espresso una ferma condanna per le modalita' della retata, e in particolare per l'arresto di madri con figli nelle vie di Eilat.
(ANSAmed).