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Crisi: Grecia, aumentano i pescatori ma non per hobby

Sempre piu' gente in mare, laghi e fiumi per sopravvivere

20 agosto, 13:01

(di Furio Morroni) (ANSAmed) - ATENE, 20 AGO - La disoccupazione in continuo aumento, la recessione giunta al quinto anno consecutivo e stipendi e pensioni falcidiati negli ultimi due anni dai tagli del governo inducono ogni giorno che passa un numero sempre maggiore di greci a cercare fonti alternative per assicurarsi la sopravvivenza anche a costo di improvvisarsi pescatori. Il "boom" dei nuovi utilizzatori della canna da pesca - come riferisce il quotidiano ateniese Kathimerini citando fonti della Guardia Costiera ellenica - si e' registrato l'anno scorso quando il numero di coloro che hanno richiesto e ottenuto la licenza per pescare e' quasi raddoppiato mentre, in parallelo, si e' pure accertato che e' in continuo aumento anche il numero di coloro che pescano di frodo e senza permesso. Entrambi fenomeni, secondo la Guardia Costiera, da attribuire all'acuirsi della crisi economica che attanaglia il Paese.

L'anno scorso, secondo le cifre ufficiali, sono state poco più di 37.000 le persone che hanno chiesto per la prima volta il rilascio di una licenza di pesca per "dilettanti", mentre altre 49.272 hanno rinnovato i permessi gia' in loro possesso. La licenza consente al titolare di pescare in mare, nei laghi e nei fiumi non solo dalla riva ma anche in barca. A chi e' titolare della licenza da dilettante e' consentito catturare sino a 10 chilogrammi di pesce al giorno, purche' esclusivamente con la canna. L'uso delle reti, infatti, e' vietato ai dilettanti e consentito ai soli pescatori professionisti.

Sebbene non siano stati condotti appositi sondaggi d'opinione, e' quasi certo che a far raddoppiare in cosi' breve tempo il numero dei pescatori dilettanti greci sia stata la brusca impennata del tasso di disoccupazione che ha spinto tanta gente a trovare altri sistemi per portare cibo a casa.

"Negli ultimi mesi - ha detto un ufficiale imbarcato su una motovedetta della Guardia Costiera - il numero delle persone che si dedica alla pesca, non come hobby ma per sopravvivere, è aumentato". "In alcuni casi, non hanno nemmeno il permesso, ma sappiamo che e' colpa della crisi e in genere preferiamo chiudere un occhio. Ad ogni modo, queste persone dovrebbero essere consapevoli se pescano in acque pulite o meno perché i pesci catturati in acque inquinate possono causare problemi alla salute".

Le autorità, però, sono molto più severe quando le trasgressioni vengono compiute dai titolari di patenti per la navigazione da diporto che anch'esse hanno registrato un notevole incremento da un anno a questa parte. Più di 12.800 sono state infatti le nuove patenti nautiche rilasciate lo scorso anno mentre 15.591 sono state quelle rinnovate. Sempre nel 2011 la Guardia Costiera ha effettuato in tutto quasi 15.000 controlli su imbarcazioni da diporto e professionali riscontrando circa 2.000 violazioni e facendo multe per quasi 1,2 milioni di euro.

"Sia nel caso di dilettanti che di professionisti, le violazioni sono connesse a metodi di pesca vietati o in aree in cui tale attività è proibita"", ha precisato l'ufficiale della Guardia Costiera in forma anonima. I pescatori dilettanti si sono resi responsabili di poco più di 1.000 delle violazioni contestate mentre poco meno di 500 sono stati coloro "pizzicati" a pescare con il fucile subacqueo. Il totale delle ammende pagate dai trasgressori è stato pari a 403.455 euro. (ANSAmed).

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