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Crisi: Spagna; dopo gli 'anta' a scuola per trovare lavoro

Gli ultraquarantenni sono il 6% dei nuovi laureati

25 settembre, 16:21

(di Antonio Andreucci) (ANSAmed) - MADRID, 25 SET - Non è mai troppo tardi: il perdurare della crisi economica sta spingendo un numero sempre maggiore di spagnoli a tornare sui banchi di scuola, soprattutto quelli dell'università, per conseguire un titolo di studio che aumenti le loro possibilità di trovare un lavoro. I neolaureati ultraquarantenni rappresentano il 6 per cento del totale.

A rivelare questa tendenza in un Paese che è il secondo tra quelli dell'UE (dopo la Grecia) ad avere il maggior numero di disoccupati (4,8 milioni, il 26,5 % della forza lavoro), è una ricerca realizzata dalla IMF Business School per conto del Ministero dell'istruzione, cultura e sport.

Negli anni della crisi l'età dei laureati è aumentata: coloro che hanno fra i 31 e i 40 anni rappresentano il 12 per cento del totale. Quasi il doppio rispetto a dieci anni fa. Inoltre, gli ultraquarantenni sono il 6%, con un incremento del 49% rispetto all'ultimo anno, del 129% negli ultimi cinque anni e del 400% negli ultimi 10 anni. Sono molti anche coloro che sperano di rafforzare il proprio posto grazie a un miglior titolo di studio.

"Casalinghe, lavoratori precari o disoccupati ed extracomunitari - afferma il direttore di IMF Business School, Carlos Martinez - riempiono le aule perché fattori come la disoccupazione, la cassa integrazione e, dal lato opposto, la richiesta di figure con elevata competenza professionale induce chi ha sospeso gli studi a riprendere i libri sperando in maggiori opportunità".

Emblematica la storia di Javier G.: studente in ingegneria elettronica, aveva sospeso gli studi dopo essere stato assunto in una società di servizi. La crisi, però, ha coinvolto anche la sua azienda che ha chiuso. trovatosi disoccupato, si arrangia come cameriere, ma a 37 anni si è iscritto di nuovo all'università per concludere gli studi. Una laurea richiesta la sua, che dovrebbe consentirgli un futuro migliore.

"Abbiamo visto crescere sempre più richieste da persone con più di 40 anni - prosegue Martinez -. Uno studente del XXI secolo non è come uno di 20-25 anni fa. Ora proliferano altri profili, aumentano gli immigrati e sono sempre di più i genitori con figli a carico, in cerca di un futuro migliore".

Questo fenomeno - sostiene Martinez - sta producendo un processo di democratizzazione di ambienti di apprendimento.

Essere un pensionato o una madre non è più uno svantaggio come una volta perché anche grazie ad Internet è possibile studiare e conseguire un master, conciliando famiglia, studio e lavoro".

(ANSAmed).

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