Denominata 'La forza delle donne', con il sottotitolo 'Nessuna tolleranza per la violenza contro le donne', la campagna è stata promossa anche dalla Ong italiana Progetto Mondo Mlal e affonda le sue radici nel lavoro compiuto dalla stessa ong sul territorio a partire dal 2007.
Le provincie interessate sono quelle di Beni Mellal, Casablanca, Khouribga, Meknes e Rabat - Salé. Alla fine del progetto, hanno spiegato i promotori nella conferenza stampa di presentazione, il comitato consegnerà un memorandum al capo del governo marocchino, Abdelilah Benkirane nel quale si segnalerà tra l'altro che la Costituzione del 2011, adottata durante le cosiddette primavere arabe, esorta lo Stato a ''operare per la parità della donna''. Nel memorandum, hanno ancora detto gli organizzatori del progetto, vi saranno anche ''le questioni dell'uguaglianza delle opportunità nell'ambito del lavoro, nel campo dell'educazione, e la lotta contro gli stereotipi, le violenze sessuali, le molestie e per la tutela delle donne nella società''. Recentemente il parlamento di Rabat ha emendato il celebre articolo 475 del codice penale, che permetteva al violentatore di evitare il carcere sposando la sua vittima: un primo passo (determinato dalla storia di Amina Filal, la sedicenne che si era suicidata piuttosto che sposare il suo stupratore) nella direzione di restituire dignità e peso specifico alla donna. Oggi il lancio della nuova campagna in un paese nel quale, secondo gli ultimi dati, oltre sei milioni di donne dai 18 ai 64 anni (su un totale di nove) hanno subito nel corso della loro vita almeno un atto di violenza. (ANSAmed).