(ANSAmed) - ROMA, 19 MAR - La missione congiunta Opac-Onu, incaricata dello smaltimento dell'arsenale chimico siriano, ha confermato che altre due consegne di agenti chimici sono state compiute nei giorni scorsi (il 14 e il 17 marzo) al porto di Latakia, dove sono stati imbarcati sulle navi danese e norvegese. Sale così al 45,6% del totale il materiale chimico (di priorità 1 e 2) rimosso dalla Siria, che dovrà essere distrutto all'estero. Lo si legge in una nota dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche.

In particolare, sulla nave danese Ark Futura è stato finora caricato il 29,5% delle circa 850 tonnellate previste di agenti chimici di priorità 1, comprese le 20 tonnellate di gas mostarda (iprite) considerato il più pericoloso. Sulla norvegese Taiko è stato invece stivato l'82,6% del materiale di priorità 2, su circa 350 tonnellate.

Secondo quanto si apprende da fonti Opac, le autorità siriane hanno spiegato di aver accelerato negli ultimi giorni i trasferimenti al porto grazie a una maggiore sicurezza, rispetto alle scorse settimane, sulle strade tra Damasco a Homs e tra Homs e Latakia, cioè in aree - sostengono - ora sotto il loro "pieno controllo". Restano però inaccessibili per motivi di sicurezza due depositi ancora in zone di combattimento, da dove dovrebbe arrivare parte del materiale. Finché il carico non sarà completato, si sottolinea ancora all'Opac, la Ark Futura non potrà salpare per Gioia Tauro dove dovrà trasbordare gli agenti chimici sulla nave Usa Cape Ray che a sua volta li distruggerà in mare aperto.(ANSAmed).

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