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Francia: 'Contro-jihad' ministro Valls per fermare integralisti

Disegno legge governo contro esodo in Siria giovani indottrinati

22 aprile 2014, 20:20

Redazione ANSA

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Il rientro in Francia dei quattro giornalisti liberati dopo un lungo periodo da ostaggi in Siria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il rientro in Francia dei quattro giornalisti liberati dopo un lungo periodo da ostaggi in Siria -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Il rientro in Francia dei quattro giornalisti liberati dopo un lungo periodo da ostaggi in Siria - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Tullio Giannotti) (ANSAmed) - PARIGI - "Siate fieri, vostro figlio ha ottenuto il martirio": con questo semplice sms, la jihad, la guerra santa islamica, avverte le famiglie dei francesi del decesso eroico dei figli, partiti a combattere contro il proprio Paese nelle milizie degli integralisti di Allah.

Il premier Manuel Valls, ex ministro dell'Interno dal pugno di ferro, sente crescere l'allarme di ora in ora. Il rientro dei quattro giornalisti ostaggio in Siria, festeggiato e celebrato sabato, è stato archiviato in qualche ora. Il tempo sufficiente per analizzare i primi racconti dei reporter, e in particolare quello sul carceriere francese che sorvegliava alcuni dei giornalisti.

Secondo la stampa transalpina, non c'è ormai alcun dubbio che i giornalisti siano stati detenuti in quella che viene definita la "fabbrica di ostaggi", nella zona ovest di Aleppo. Lì vengono raggruppati gli occidentali rapiti, finora almeno 35 sarebbero passati da quel covo, e sorvegliati a vista da uomini armati e col passamontagna. Almeno quattro o cinque francesi dei tanti partiti per la jihad negli ultimi anni - la cifra che circola è di 500 giovani - si alternerebbero in questo servizio di guardia carceraria. Da anni, dalle moschee più oltranziste escono giovani di famiglie originarie del nord Africa pronti a partire per i campi di addestramento che li preparano alla jihad.

Ragazzi e ragazze, qualche tempo fa addirittura un quindicenne, di recente una madre incinta e - stando a un video che circola su Internet - anche un militare francese. Tutti pronti a immolarsi per la causa islamica, a dimenticare la famiglia e la Francia, anche se, a quanto pare, la gerarchia della guerra santa relega i francofoni agli ultimi posti nell'assegnazione di responsabilità.

Per questo, il governo Valls - come ha annunciato oggi Hollande - è già passato all'offensiva anti-jihad e domani il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve illustrerà in Consiglio dei ministri un dispositivo di legge ad hoc. Tutto sarà fatto, ha promesso il presidente, per "dissuadere, impedire, punire quelli o quelle" che fossero tentati dalla jihad. "La Francia - ha proseguito - dispiegherà un arsenale, utilizzando tutte le tecniche, compresa la cybersicurezza" al fine di combattere questo fenomeno, "l'uso della religione ad altri fini, in particolare quello più abominevole, che è il terrorismo". Parole pronunciate, non a caso, durante l'inaugurazione ufficiale di una mostra dedicata al pellegrinaggio alla Mecca.

Nel piano anti-jihad, il ripristino dell'autorizzazione per i minori che vogliono lasciare il territorio francese e la possibilità di assistenza da parte di strutture pubbliche ai genitori che notino comportamenti sospetti nei figli: avvicinamento a moschee con predicazione fondamentalista e frequentazione di siti internet filoterroristi sono ritenuti i due campanelli d'allarme più evidenti. (ANSAmed).

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