(ANSAmed) - CAIRO, 23 APR - Ahmed Zaki, il generale ucciso
oggi da una bomba artigianale al Cairo, è rimasto vittima del
quinto attacco contro le forze di polizia avvenuto in una
settimana nella capitale. Lo riferisce il sito di Al Arabiya,
ricordando che l'attentato odierno è l'ultimo di una lunga serie
dalla destituzione del presidente islamista Mohammed Morsi nel
luglio scorso. Zaki è inoltre il terzo generale di polizia
ucciso dall'inizio dell'anno.
Un gruppo jihadista poco noto, Ajnad Misr, ha rivendicato
vari attacchi contro la polizia nella capitale, annunciandone
altri ancora in risposta alla repressione degli islamisti. Ma
gli attentati più sanguinosi al Cairo e nel Paese, e in
particolare nel Sinai, sono quelli rivendicati da Ansar Beit
al-Maqdis, un gruppo legato ad al Qaida.
Secondo dati ufficiali, riferisce ancora il sito della tv
panaraba saudita, circa 500 persone - per lo piu' soldati e
agenti di polizia, - sono rimaste vittime di attentati e
attacchi con armi da fuoco dal luglio scorso. Amnesty
International calcola che oltre 1.400 persone sono rimaste
uccise nella repressione dei sostenitori di Morsi. Fra questi,
15mila sono stati incarcerati e centinaia già condannati anche
alla pena di morte. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA