(di Laurence Figà-Talamanca)
(ANSAmed) - IL CAIRO, 24 NOV - Girare l'Egitto in bicicletta
era il suo sogno di bambino. Per questo la sua avventura ha
inizio proprio nella sua ex scuola, il liceo gesuita nel centro
del Cairo. Galal Zekri-Chatila, oggi studente universitario di
21 anni, percorrerà 7000 km in 4 mesi, tra il mar Rosso,
l'instabile Sinai, poi a sud nel deserto del Sahara, per
risalire sulla costa del Mediterraneo, ad Alessandria fino a
Salloum, al confine con la Libia. L'emozione è grande prima
della partenza, ma anche la determinazione. "L'Egitto non è solo
il Cairo, con il traffico e lo smog. Ci sono paesaggi mozzafiato
e persone meravigliose. Ho deciso di fare questo viaggio per
incoraggiare i giovani ad andare a scoprire il loro bellissimo
paese e la diversità della sua gente", spiega Galal, per niente
preoccupato dalla lunga strada che lo aspetta, anche in zone
pericolose, mentre suo padre lo guarda con un po' di ansia.
Così, dopo l'alzabandiera del mattino tra i giovani liceali,
Galal comincia a pedalare facendo lo slalom tra le macchine
incolonnate all'ora di punta, una mascherina sul volto per
proteggersi dall'inquinamento. Un'auto dei numerosi sponsor -
anche governativi - lo scorterà fino alle porte della città.
Nelle bisacce ha cibo, acqua, una tenda, un telefono satellitare
per quando si troverà completamente solo tra le dune, e una
videocamera sul manubrio. Qualche sosta di assestamento, e una
volta libero dalle auto, la pedalata accelera a 25 km all'ora.
Prima tappa la porta sulla strada verso Ain Sokhna, sul Mar
Rosso. Lo raggiungono in pullman una settantina di alunni della
sua scuola, che inforcano le loro bici per affrontare con lui il
primo tratto di strada. Un massaggio alle gambe dai suoi
allenatori, che lo hanno preparato per un anno e mezzo, un
saluto al padre che lo ha seguito per i primi 35 km e poi via.
Il viaggio su due ruote di Galal verrà seguito passo passo
su internet e sui social network, e diventerà un film per
promuovere il turismo ecosostenibile in Egitto. Sulla bici
sventola la bandiera nazionale. "L'Egitto non è solo quello che
dicono i media internazionali, chi non lo conosce dovrebbe
venire a vedere", avverte il giovane che per portare a termine
la sua missione ha deciso di sacrificare un semestre di studi
all'università e di andare incontro al futuro pedalando.
(ANSAmed).
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