Duma, circa 15 chilometri a nord-est della capitale, è una delle roccaforti della ribellione a ridosso di Damasco. Da parte sua l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), conferma un'imboscata "vicino ad Al Eteba, nella Ghuta orientale", affermando che 30 uomini sono stati uccisi, ma senza precisare a quali gruppi appartenessero o se vi fossero civili.
All'operazione, secondo l'Ondus, hanno partecipato anche miliziani sciiti libanesi dell'Hezbollah, che combattono al fianco delle truppe del presidente Assad. Proseguono anche oggi nei dintorni di Aleppo, nel nord della Siria, gli scontri armati tra forze lealiste e insorti affiancati da miliziani qaedisti. Secondo quanto riferisce l'Ondus), i combattimenti si concentrano a nord della metropoli siriana, nel sobborgo di Handarat e a ovest di Aleppo, attorno alle due località a maggioranza sciita di Zahra e Nubbol.
Zahra, considerata roccaforte solidale col regime e col movimento sciita libanese Hezbollah, è da giorni sotto il fuoco dell'offensiva di miliziani islamisti e qaedisti ed è assediata da uomini armati delle opposizioni dal 2012. Ad Handarat si combatte invece da settembre per il controllo dell'arteria strategica che collega Aleppo con il confine turco a nord.
Le forze lealiste, sostenute secondo l'Ondus da miliziani libanesi, palestinesi, iraniani e afghani, tentano di tagliare l'ultima via di rifornimento agli insorti che si trovano dall'estate 2012 nella parte orientale della città. (ANSAmed).
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