Lo riferisce il New York Times, precisando che su richiesta dell'amministrazione Obama in un primo articolo sull'operazione pubblicato martedì il giornale aveva scelto di non diffondere l'informazione relativa al giornalista americano, ma poi i militari yemeniti hanno pubblicato il racconto di uno degli ostaggi liberati in cui si parla di altri cinque ostaggi, tra cui un giornalista americano, un britannico e un sudafricano, spostati dai rapitori due giorni prima del blitz.
Al blitz hanno partecipato una ventina di teste di cuoio dei Navy Seal Team 6 e un piccolo numero di soldati yemeniti addestrati all'antiterrorismo dalle forze Usa. Assieme sono stati condotti in elicottero in una località della provincia di Hadhramaut, non lontano dalla frontiera con l'Arabia Saudita, nella notte tra lunedì e martedì. Prima dell'alba sono passati all'azione, cogliendo di sorpresa i carcerieri di al Qaida nella penisola araba (Aqap), sette dei quali sono poi rimasti uccisi in una sparatoria nella grotta. (ANSAmed).
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