Aleppo è in uno "stato di abbandono" ed è "costretta a vivere sotto terra per paura di bombardamenti. Occorre che cresca il numero di chi non vuole accettare che un'intera popolazione venga abbandonata a se stessa. Perché siamo davanti ad una guerra devastante, che dura ormai da più di tre anni, di fronte alla quale la parola più adatta è 'vergogna'", sottolinea Sant'Egidio. La "vergogna" è quella "della comunità internazionale che non è riuscita fino ad oggi a fare ciò che era possibile per fermare il massacro di una città siriana, simbolo di millenaria convivenza fra religioni e culture diverse. Ma anche quella di un'opinione pubblica europea e occidentale troppo distratta per potersi preoccupare di migliaia di morti e migliaia di sfollati. I dati di Amnesty International sui civili uccisi dalle bombe fanno paura e ricordano che nel mirino del terrore ci sono chiese, moschee, mercati, ospedali e scuole, cioè i luoghi che rappresentano la vita di una città". (ANSAmed).
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