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Immigrazione: 30.000 illegali sbarcati in Grecia in sei mesi

Nel secondo trimestre dell'anno raddoppiati rispetto al primo

26 maggio 2015, 16:12

Redazione ANSA

ANSACheck
(ANSAmed) - ATENE, 26 MAG - Anche in Grecia ormai è una vera e propria invasione di migranti e le autorità locali sono impegnate in una lotta impari contro l'ondata migratoria a causa di mancanza di adeguati centri d'accoglienza oltre che di personale e fondi per gestirli. Nei primi sei mesi di quest'anno, infatti, sulle isole greche sono arrivati circa 30.000 migranti, in maggioranza sbarcati da natanti grandi e piccoli provenienti in massima parte dalle vicine coste della Turchia. Cifra che pone la Grecia al secondo posto dopo l'Italia nella lista degli arrivi di migranti illegali.

Di questi 30.000, come hanno riferito oggi le autorità elleniche, oltre 1.200 sono giunti in Grecia solo nelle ultime 24 ore. Le isole sulle quali arrivano i maggiori flussi migratori sono Mitilene, dove attualmente sono detenuti oltre 4.500 illegali, seguita da Chios, Leros e Samos.

Con l'avvicinarsi della bella stagione, le migliori condizioni meteo hanno fatto sì che il numero di persone arrivate nel secondo trimestre dell'anno sia stato il doppio rispetto alle 10.445 sbarcate sulle isole dell'Egeo nei primi tre mesi del 2015. In tutto il 2013, secondo stime ufficiali, i migranti che hanno messo piede sul territorio ellenico erano stati "soltanto" 11.500. Nel solo mese di marzo 2015 sono stati ben 6.498 i migranti che hanno attraversato l'Egeo orientale per raggiungere le isole greche. Questo dato indica un aumento di tre volte rispetto ai primi tre mesi del 2014, quando furono in totale 2.863 migranti ad entrare illegalmente nel Paese. La migrazione via mare ha registrato un forte incremento dopo la costruzione di un muro lungo il confine con la Turchia, nel nord della Grecia, l'escalation dei conflitti in corso in Medio Oriente e nel Nord Africa e le crisi umanitarie in Siria e in Iraq. Ma, anche se diminuiti, i tentativi di raggiungere il Paese via terra proseguono. Proprio per tentare di arginare tali infiltrazioni, il vice ministro greco per la Protezione del cittadino, Yannis Panousis, ha firmato ieri a Sofia un accordo con i colleghi bulgaro e turco. Le maggiori speranze di Atene per la gestione del fenomeno, comunque, sono risposte nel piano sull'accoglienza dei migranti che l'Italia, dopo l'ok al meccanismo d'emergenza per la ridistribuzione intra-Ue dei richiedenti asilo, dovrà presentare entro un mese come previsto dalla proposta di legge dell'esecutivo Ue, che domani sarà sul tavolo del collegio dei commissari per l'approvazione. (ANSAmed).

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