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J'accuse di vicario Aleppo, Turchia e Occidente complici Isis

Ankara vuole distruggere i curdi

29 luglio 2015, 16:08

Redazione ANSA

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Manifestazione dei curdi in Turchia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Manifestazione dei curdi in Turchia -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Manifestazione dei curdi in Turchia - RIPRODUZIONE RISERVATA

- Roma - In un'intervista a Tv2000, il vicario cattolico di Aleppo, mons. Georges Abou Khazen ha accusato la Turchia e la grandi potenze di aver creato l'Isis, di continuare ad addestrarne i militanti e di comprare dai terroristi petrolio e reperti archeologici saccheggiati in Siria. "La gente teme che i turchi vogliano combattere i curdi sotto la scusa dell'Isis", ha spiegato inoltre, commentando le operazioni militari che la Turchia sta eseguendo contro l'Isis in Siria e contro i curdi del Pkk in Iraq.

"Se è una una scusa della Turchia per creare una zona indipendente dalla Siria - ha detto - allora diventa un po' pericoloso. Se è una scusa per combattere i curdi e aumentare la confusione e la violenza, allora non è un segnale positivo.

Sappiamo bene che la Turchia ha permesso all'Isis di entrare, di armarsi e avere il loro addestramento".

"L'Isis - ha proseguito - è uno strumento nelle mani delle grandi potenze, da loro sono stati creati, armati e sostenuti.

Invece di combatterli sul terreno comprano da loro il petrolio e i reperti archeologici rubati in queste terre".

"Sappiamo bene chi sta comprando queste cose dall'Isis - ha aggiunto mons. Khazen - Non bisogna dare agli uomini dell'Isis le armi e non li devono addestrare. Nei paesi limitrofi della Siria, tra cui anche la Turchia, ci sono dei veri e propri campi d'addestramento".

"Gli uomini dell'Isis - ha aggiunto il vicario di Aleppo - hanno preso le zone dove c'è il petrolio, l'hanno cominciato a vendere a 10 dollari al barile e adesso a 30 dollari. E chi sta comprando petrolio e reperti archeologici? Sicuro non sono i somali o quelli della Mauritania".

Mons. Khazen ha inoltre sottolineato che "con l'Isis non trafficano solo le compagnie occidentali. E chi ci rimette la vita è questa povera gente. Noi in Siria abbiamo 23 gruppi religiosi-etnici diversi che costituivano un bel mosaico. E adesso cosa stanno diventando ? E ci parlano di diritti dell'uomo". \

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