(ANSAmed) - ROMA, 25 LUG - Un'''alleanza medica, culturale e
religiosa contro il franchising del terrore e il terrorismo fai
da te''. E' quanto propone l'Associazione dei Medici di Origine
Straniera in Italia (Amsi) e le Comunità del Mondo Arabo in
Italia alle associazioni aderenti. ''A seguito dell'attentato di
Ansbak, in cui un immigrato affetto da disturbi mentali ha fatto
esplodere una bomba nel mezzo di un festival, con una stima
temporanea di 12 morti e feriti'', fa sapere Foad Aodi,
presidente di Uniti per Unire, dell'Amsi Co-mai, ''e dal profilo
degli ultimi terroristi - individui disturbati a livello
psicologico, che si trovano in difficoltà economica - urge un
intervento contro i disagi sociali e psicologici degli
immigrati''. Queste persone ''colmano un vuoto con la violenza e
attirano i media e l'attenzione mondiale''. Per questo, spiega
in una nota, ''ci proponiamo di sostenere nuove politiche
congiunte a favore'', fra l'altro: ''di una maggiore prevenzione
e sicurezza, coinvolgendo tutte le comunità e associazioni
straniere e religiose; di una maggiore prevenzione nelle scuole
per i fenomeni di bullismo, le discriminazioni religiose e
razziali; la promozione di tavoli di lavoro inter-religiosi e
interculturali; e per l'istituzione di un albo per gli imam.
Infine, il manifesto intende promuovere ''campagne di
prevenzione e aggiornamento professionale in sanità e
immigrazione''. (ANSAmed).
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