(ANSAmed) - TUNISI, 25 LUG - Sciopero generale oggi a Remada,
nell'estremo sud della Tunisia, a 60 km dalla Libia, a causa
delle proteste degli abitanti per l'uccisione di un
contrabbandiere di carburante, rimasto ucciso, secondo le prime
indiscrezioni, dai colpi sparati dalle forze armate poiché
avventuratosi in una zona vietata ai civili, non ottemperando
agli ordini dei militari. La conferma dell'episodio di ieri è
arrivata oggi dal portavoce del ministero della Difesa,
Belhassan Ouesleti, che ha effettivamente parlato del tentativo
di due autoveicoli di entrare in territorio tunisino e
dell'apertura del fuoco da parte dell'esercito. ''Riguardo
all'uomo ucciso, l'inchiesta rivelerà se è stato ucciso dai
colpi di proiettili oppure no'', ha detto Oueslati, specificando
che potrebbe essersi trattato di un regolamento di conti nato
nella vicina Libia. Nell'episodio un altro trafficante sarebbe
rimasto ferito e trasportato nell'ospedale di Sfax. Il fenomeno
del contrabbando di carburante è piuttosto diffuso nelle regioni
tunisine al confine con la Libia, dove la benzina a basso costo
viene venduta nei modi più svariati e spesso rappresenta l'unica
fonte di reddito per alcune famiglie. (ANSAmed)
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