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In Tunisia la Festa della Donna, diritti alla prova dei fatti

Celebrazioni per i 60 anni entrata vigore codice della Famiglia

16 agosto 2016, 12:20

Redazione ANSA

ANSACheck

Manifestazione per la giornata della donna in Tunisia (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Manifestazione per la giornata della donna in Tunisia (archivio) -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Manifestazione per la giornata della donna in Tunisia (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il 13 agosto la Tunisia celebra la festa della Donna e nel contempo il 60mo anniversario dell'entrata in vigore del Codice sullo statuto della persona (Codice di Famiglia) del 1956. Un codice rivoluzionario, per i tempi, in tema di diritti delle donne per un paese arabo, con l'abolizione della poligamia e la possibilità di divorziare. Ma ancora molto resta da fare.

Infatti, sebbene la nuova Costituzione tunisina stabilisca all'art. 20 la parità di diritti tra uomo e donna, e la Tunisia presenti la più alta percentuale di donne in Parlamento nei paesi arabi con il 34% dei seggi e una legislazione tra le più avanzate del mondo arabo, sul piano pratico questa enunciazione teorica viene spesso vanificata dalla prassi quotidiana.

Uno studio pubblicato nel marzo scorso rivela che il 53% delle donne tunisine ha subito delle violenze nel corso della sua vita.

Per quanto riguarda il diritto di famiglia rimangono ancora zone d'ombra da chiarire come le spinose questioni della parità nel diritto ereditario, della parità di diritti tra genitori riguardo ai figli minorenni e davanti al giudice penale. Nei mesi scorsi è stata avanzata una proposta di riforma del diritto ereditario in senso favorevole alla donna ma è stata bocciata in commissione con motivazioni che si rifanno alla sua non conformità ai precetti derivanti dal diritto islamico.

E' pronta ma in attesa di essere approvata dal parlamento una legge contro la violenza e i maltrattamenti sulle donne e per la parità di genere. Essa si compone di 43 articoli divisi in 5 capitoli e mira a mettere in atto misure efficaci per lottare contro ogni forma di violenza o sopruso basato sul genere per garantire alla donna il rispetto della sua dignità e assicurare l'uguaglianza tra i sessi, garantita dalla Costituzione, attraverso un approccio globale basato sulla prevenzione, la punizione dei colpevoli e la protezione delle vittime. La legge punta ad eliminare ogni forma di disuguaglianza tra i sessi anche sul lavoro.

Tra le novità più rilevanti l'abolizione dell'art. 227 bis del codice penale, secondo cui gli uomini che stuprano ragazze o donne al di sotto dei 20 anni non sono perseguibili penalmente se in seguito sposano la loro vittima, piu' volte denunciato da Amnesty International. Verrà inoltre condannato fino a due anni di reclusione chi si renderà colpevole di molestie sessuali in luogo pubblico, sotto forma di parole, gesti o atti a connotazione sessuale nei confronti delle donne.

Le norme contenute nel testo mettono in pratica lo spirito dell'articolo 46 della nuova Costituzione, che impone che lo Stato adotti le misure necessarie a sradicare la violenza nei confronti delle donne.

Pur se resta ancora molto da fare, le premesse sono positive e il futuro per le donne in Tunisia fa ben sperare, specie se si considerano gli annunci del presidente Essebsi e del neo premier incaricato Chahed che vorrebbero il nuovo governo di unità nazionale formato in gran parte da giovane e donne. Molte le manifestazioni in tutto il paese da parte di istituzioni, società civile e associazioni a difesa dei diritti delle donne per celebrare la Festa della Donna. La compagnia aerea nazionale Tunisair, come ogni anno, per festeggiare l'avvenimento, accoglie i passeggeri di alcuni voli con equipaggi tutti al femminile.

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