Noi viviamo nella parte occidentale sotto il controllo di Assad e dell'esercito regolare, mentre Aleppo Est è controllata da diverse milizie e vediamo come ci si concentra di più sulla parte Est per fini politici ma ci fa restare a bocca aperta il fatto che si parli di bombardamenti solo da quella parte, noi li subiamo da tempo come forma di pressione contro il governo".
Ad affermarlo è padre Ibrahim Alsabagh, da due anni parroco ad Aleppo, in questi giorni in Italia - dopo un viaggio avventuroso per raggiungere Beirut e da lì imbarcarsi per Roma - per presentare il suo libro "Un istante prima dell'alba. Siria, cronache di guerra e di speranza ad Aleppo", edizioni Terra Santa, che raccoglie due anni di resoconti sotto le bombe dello stesso parroco.
"La situazione è critica da entrambe le parti - sottolinea padre Ibrahim - la violenza ad Aleppo è davvero cieca e a pagare sono gli innocenti, tanto a Est quanto ad Ovest. La lettura degli avvenimenti dovrebbe essere più matura da parte degli osservatori internazionali e non cadere nella trappola politica di prendere solo una parte". (ANSAmed).
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