Lo studio evidenzia inoltre una maggiore presenza di jihadisti nella fascia di età compresa tra i 25-29 anni (275), e a seguire tra i 30-34 (243) e i 18-24 anni (204 persone). Oltre la metà (536) sono single contro 239 sposati, mentre i divorziati o vedovi rappresentano l'1% del totale.
Secondo Imen Kochbati del Centro tunisino per la ricerca e gli studi sul terrorismo che ha presentato il rapporto, il fallito modello di sviluppo e il non allineamento tra sistema scolastico e mercato del lavoro, uniti al fallimento del sistema formativo professionale, stanno contribuendo all'aumento della disoccupazione dei giovani, che rischiano sempre più di essere attratti dalla 'carriera' terrorista. (ANSAmed).
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