Il ministro della Giustizia tunisino, Ghazi Jeribi, ha sottolineato l'importanza della legge contro la tratta che mette in pratica alcuni principi enunciati nella Costituzione del 2014 sulla preservazione della dignità umana e dell'integrità fisica delle persone. La legge contiene alcuni articoli che puniscono severamente chi si rende responsabile dei reati di tratta e sfruttamento delle persone, con pene fino a 10 anni di reclusione e 50 mila euro di multa.
La Tunisia è al tempo stesso paese di provenienza, di destinazione e di transito della tratta di esseri umani. Sul territorio nazionale le vittime sono principalmente i bambini, le donne e le persone handicappate. La prima forma di sfruttamento è quella della cosiddetta schiavitù domestica e del lavoro forzato, cui segue lo sfruttamento sessuale e la prostituzione vera e propria. (ANSAmed).
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