Le famiglie in Yemen devono ricorrere sempre più a misure estreme per sostenere i loro bambini, sostiene l'Agenzia nel rapporto pubblicato oggi, quando la guerra nel Paese più povero del Medio Oriente entra nel suo terzo anno. Il numero di persone estremamente povere e vulnerabili è altissimo: circa l'80% delle famiglie ha debiti e metà della popolazione vive con meno di due dollari al giorno.
I meccanismi di adattamento sono stati gravemente erosi dalla violenza, che ha trasformato lo Yemen in una delle più grandi emergenze al mondo per quanto concerne la sicurezza alimentare e la malnutrizione. Le famiglie mangiano molto meno, scelgono cibo meno nutriente o saltano i pasti. Quasi mezzo milione di bambini soffre di malnutrizione acuta grave - in aumento del 200% dal 2014 - e aumenta il rischio di carestia.
Visto che le risorse delle famiglie diminuiscono, sempre più bambini vengono reclutati dalle parti in guerra e spinti a matrimoni precoci. Oltre due terzi delle ragazze si sposano prima dei 18 anni (prima dello scoppio della crisi la percentuale era del 50%). E i bambini sono sempre più utilizzati dalle parti in conflitto come combattimenti.
Il sistema sanitario dello Yemen è sull'orlo del collasso: quasi 15 milioni di persone non hanno accesso alle cure sanitarie; un'epidemia di colera e diarrea acuta legata all'acqua nell'ottobre 2016 continua a diffondersi, con oltre 22.500 casi sospetti e 106 morti. Circa 1.600 scuole non possono più essere utilizzate, perché sono state distrutte, danneggiate, o perché ospitano famiglie sfollate o perché occupate dalle parti in conflitto; almeno 350.000 bambini non vanno a scuola a causa delle dirette conseguenze del conflitto; complessivamente oltre 2 milioni di bambini sono fuori dalla scuola. (ANSAmed).
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