Con il loro arrivo, sono complessivamente 1.742 le richieste di protezione internazionale accolte dalla Spagna, delle 17.337 concordate due anni fa con Bruxelles, informano fonti del ministero degli Interni.
L'ultimo gruppo di rifugiati atterrato all'aeroporto della capitale sarà re-distribuito nella giornata odierna in una ventina di città spagnole.
In base agli impegni assunti con la Ue, Madrid dovrebbe accogliere entro fine settembre 15.888 richiedenti asilo provenienti da Grecia e Italia e 1.449 per la 'relocation' di rifugiati provenienti da Turchia e Libano.
Secondo quanto ha annunciato la scorsa settimana la vicepremier Soraya Sanz de Santamaria, il governo spagnolo prevede di accogliere 500 persone al mese. Una previsione confermata martedì scorso al Congresso dei deputati dal ministro degli Interni, Juan Ignacio Zoido, che ha motivato i ritardi nei re-insediamenti dei rifugiati con il complesso iter burocratico delle pratiche di asilo.
"Dal 10 marzo scorso abbiamo 725 persone in attesa di definizione della pratiche da parte delle autorità turche per realizzare la ricollocazione in Spagna", ha spiegato Zoido. "Ci sono anche grandi ritardi dell'amministrazione italiana, mentre quella greca sta funzionando perfettamente e non abbiamo problemi di ritardi", ha aggiunto il ministro.
Zoido ha inoltre giustificato lo scarso contributo della Spagna con un errore di calcolo delle autorità della Ue: "I rifugiati da re-distribuire non erano tanti", ha sostenuto nel riferirsi ai 17.337 profughi che Madrid si era impegnata ad accogliere. (ANSAmed).
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