Save the Children ribadisce in una nota di aver "sempre agito nel rispetto della legge durante la propria missione di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo" e conferma "ancora una volta che l'Organizzazione non è indagata".
"Tutte le operazioni sono state condotte in strettissimo coordinamento con la guardia costiera italiana e nella massima collaborazione con le autorità. La nostra missione è sempre stata guidata unicamente dall'imperativo umanitario di salvare vite" afferma l'ong, che conclude: "Confidiamo che la magistratura, nella quale l'Organizzazione ha piena fiducia, faccia immediata chiarezza sull'intera vicenda".
"Oltre a ribadire la nostra totale estraneità alle indagini, Save the Children annuncia la sospensione della propria attività di ricerca e salvataggio in mare, come già pianificato, e del resto attuato anche lo scorso anno. La decisione arriva dopo aver valutato attentamente la riduzione del flusso di migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo centrale per raggiungere l'Europa e le mutate condizioni di sicurezza ed efficacia delle operazioni di ricerca e soccorso in mare nell'area" dichiara Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. "Per troppo tempo abbiamo supplito all'inesistenza o inadeguatezza di politiche europee di ricerca e soccorso, nonché di accoglienza dei migranti, cercando di portare un contributo concreto e volto al salvataggio delle vite di bambini e adulti" conclude Neri. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA