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Dream Diaries, cosa sognano i minori rifugiati

Creativi incontrano 12 ragazzi migranti in iniziativa UNHCR

12 gennaio 2018, 16:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(ANSAmed) - ROMA, 12 GEN - Quattro creatori di contenuti online hanno viaggiato per oltre 7 mila chilometri in Europa per incontrare una dozzina di minori rifugiati e richiedenti asilo e realizzare il progetto Dream Diaries. Si tratta di una iniziativa realizzata insieme all'Unhcr che "ritrae le storie di bambini fuggiti dalle loro case per una nuova vita in Europa", e che lascia libera di correre" la loro immaginazione. (http://www.unhcr.org/dream-diaries).

In 16 giorni, la fotografa Debra Barraud di Humans of Amsterdam, il suo collega Benjamin Heertje, la graphic designer olandese Annegien Schilling e il filmmaker Kris Pouw hanno viaggiato in cinque diversi Paesi europei per "catturare i sogni dei bambini fuggiti dalla guerra e dalla persecuzoini in Sirai, Afghanistan, Somalia" e altri luoghi. Da questi incontri sono nati i Dream Diaries. I bambini incontrati "hanno diviso i loro sogni con noi. Una volta raccolti i loro sogni e le loro storie, abbiamo creato un'immagine per simbolizzarne la realizzazione", ha detto Barraud, il cui progetto Humans of Amsterdam conta oltre 400 mila followers su Facebook. "Attraverso il progetto - ha aggiunto - abbiamo visto la forza di questi bambini e come, con il giusto sostegno, possono raggiungere qualunque cosa". La serie, che si sviluppa in 10 giorni attraverso Instagram, Facebook il sito web dell'Unhcr, racconta storie come quella di Amr, siriano di 16 anni che oggi vive in Austria e sogna di diventare un reporter. "Ricordo il fango, il freddo e la pioggia costante", racconta Amr parlando del suo viaggio verso l'Europa.

"Penso che il mondo senza guerra sarebbe molto meglio. E' interessante per me sentire storie sulla Siria. Ne ho viste così tante girando in internet ed +è difficile dire se siano vere o meno. La gente deve conoscere la verità e i giornalisti hanno il potere di farlo. Ecco perch+è voglio diventare giornalista". Nel 2016, più del 50% dei rifugiati erano bambini. In quell'anno, i minori stranieri non accompagnati, provenienti principalmente da Siria e Afghanistan, hanno presentato 75 mila richieste di asilo il 70 Paesi diversi.

"In un tempo in cui si vedono persone e luoghi chiudere i loro cuori e le loro menti ai rifugiati, è fonte di ispirazione vedere giovani imbarcarsi in questo grande viaggio per raccontare queste storie di speranza", ha detto Veronique Robert, vice rappresentante regionale per l'Europa dell'ovest dell'Unhr. (ANSAmed).

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