Il Cir realizzerà 140 Quick Impact Projects (progetti di impatto immediato) a Tripoli, Zwara, Sirte, nelle zone dei Tawarga e nella regione del Fezzan, nel sud del Paese. Si tratta di circoscritti progetti di sviluppo che hanno peraltro effetti immediati sulla popolazione locale, ancora provata dalle conseguenze della guerra civile. È previsto, inoltre, il coinvolgimento degli sfollati, dei rifugiati e dei migranti nelle vari fasi di realizzazione dei progetti al fine di creare opportunità di lavoro e integrazione con la comunità locale. Nel settore della protezione, il Cir sarà impegnato nella realizzazione e gestione di due Community Development Center (Centri di Sviluppo della Comunità), sportelli per l'assistenza umanitaria di base, medica, legale e psicologica a migranti e rifugiati. I soggetti vulnerabili saranno segnalati a Unhcr per l'inserimento nel programma dei corridoi umanitari. Il Cir organizzerà, inoltre, unità sanitarie mobili a Sebha, Obari, Ghat, Gatroun, Kufra e Sirte per raggiungere le aree più isolate. "Nelle speranze e nelle intenzioni del Cir, esiste un collegamento in prospettiva con le politiche dei 'corridoi umanitari' che il Governo italiano, in collaborazione con organismi diversi, ha messo in atto nei giorni e nei mesi scorsi", spiega il Cir.(ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA