(ANSAmed) - TUNISI, 07 NOV - La quinta sezione del Tribunale
di Tunisi, che giudica i crimini di terrorismo, ha fissato al 25
gennaio 2019 la terza udienza per la strage al Museo del Bardo
del 18 marzo 2015, nel quale persero la vita 24 persone. Tra
queste quattro turisti italiani: i piemontesi Orazio Conte,
Francesco Caldara e Antonella Sesino e la lombarda Giuseppina
Biella.
Ritrasmessa in videoconferenza a Parigi, l'udienza di ieri è
stata rinviata dai giudici proprio per questioni legate alla
privacy degli imputati, sollevate dalla difesa riguardo al fatto
che alcuni loro clienti hanno rifiutato di essere ripresi
durante il processo. 25 gli imputati alla sbarra (tra cui due
donne), accusati a vario titolo di concorso nella strage, dei
quali 22 in stato di detenzione e 3 in libertà. Una trentina gli
imputati in contumacia. Tutte le domande di liberazione degli
imputati sono state respinte dai giudici, ha dichiarato il
portavoce del tribunale, Sofien Sliti. I due giovani tunisini
autori della carneficina, Yassine Labidi e Jabeur Khachnaoui,
vennero infatti uccisi nell'immediatezza dei fatti dalle forze
speciali.
I due, addestratisi in Libia, armati di kalashnikov,
entrarono nel museo, che si trova proprio di fianco al
parlamento, per compiere una strage con l'obiettivo di colpire
uno dei luoghi simbolo del Paese. Molti degli imputati rischiano
condanne pesantissime, fino alla pena capitale.(ANSAmed)
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