(ANSAmed) - MADRID, 6 DIC - Il governo del Marocco prevede di
inviare 20mila lavoratrici stagionali in Spagna per la campagna
di raccolta dei frutti di bosco e delle fragole nel 2019, oltre
4mila in più rispetto al 2018. Lo ha annunciato il ministro del
Lavoro, Mohamed Yatim, dopo una riunione con l'Agencia Nacional
de Empleo spagnola (Anapec) incaricata della selezione delle
candidate, in una nota riportata dai media iberici.
Dei 20mila stagionali, tutte donne provenienti dalle zone
rurali del Marocco, oltre 8mila sono raccoglitrici che hanno già
partecipato alla campagna del 2018.
L'obiettivo dell'accordo con l'Anapec è garantire "un lavoro
decente" alle lavoratrici immigrate, che assicuri loro "le
garanzie nella selezione, nell'alloggio, nelle condizioni di
lavoro e di supervisione", concordate con la parte spagnola,
come si evidenzia nel comunicato. Una delle novità è che le
raccoglitrici che hanno partecipano a quattro campagne
stagionali successive, avranno un permesso spagnolo di
residenza, basato su "un modello di emigrazione circolare",
perché sia "esemplare, sicura e ordinata". E una campagna di
sensibilizzazione è stata avviata dal governo marocchino per
evitare lo sfruttamento e i casi di presunti abusi sessuali,
denunciati a maggio scorso da almeno una decina di stagionali
immigrate impiegate nella raccolta delle fragole a Huelva, in
Andalusia, sui quali è stato aperto un fascicolo d'inchiesta
dall'alto tribunale dell'Audiencia Nacional. Video diffusi in tv
spiegheranno quali sono le condizioni di lavoro, i propri
diritti e doveri. Da parte sua, la Giunta dell'Andalusia ha
destinato personale alla mediazione culturale, perché le
raccoglitrici immigrate non abbiano problemi a contattare
l'amministrazione e ricevere informazione e assistenza in caso
di necessità.
Una delle finalità del "modello di emigrazione circolare" è
combattere il fenomeno dell'immigrazione illegale. Il ritorno
delle raccoglitrici al paese d'origine è, infatti, una delle
preoccupazioni dei governi di Madrid e Rabat, sebbene
abitualmente il 90% delle lavoratrici rientri in Marocco al
termine della raccolta. I requisiti per accedervi sono: essere
donna, minore di 40 anni, sposata e con figli minori di 14 anni
a carico, proprio per dissuadere le braccianti dalla tentazione
di restare in Spagna, una volta terminata la stagione.
La Giunta dell'Andalusia ha annunciato che realizzerà una
supervisione dei rientri attraverso il Foro dell'Immigrazione,
assieme a organizzazioni sociali e Ong, per monitorare
continuamente la situazione reale delle lavoratrici e perché la
campagna di raccolta possa svolgersi in maniera ordinata.
Da parte sua, l'Associazione di Produttori ed Esportatori di
Fragole di Huelva (Freshuelva) ha ribassato a 15mila il numero
di raccoglitrici con contratti in origine in Marocco, che
giungeranno nella provincia per la raccolta dell''oro rosso' nel
2019. Per il prossimo anno, la provincia di Huelva aumenterà a
11.464 gli ettari coltivati a frutti rossi, pari a un 2,8% in
più che nella stagione 2017/2018, e a 6.095 quelli dedicati alla
coltivazione di fragole (+3,5%), secondo i dati diffusi da
Freshuelva.
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