L'Anci, in occasione della tappa napoletana, ha deciso anche di acquistare due apparecchi per la rilevazione delle perdite d'acqua nelle condotte idriche, che i tecnici curdi hanno imparato a usare a Napoli, investendo circa 5000 euro per due macchinari che saranno molto utili nella ricognizione delle condutture. "Questo progetto - ha spiegato la vicepresidente della Muncipalità della regione Al Jazeera Berivan Omar - è l'evoluzione delle tecniche del nostro Paese grazie alla collaborazione con l'Italia, uno scambio di parlando di problemi che magari l'Italia ha già affrontato e su cui ci può fornire delle soluzioni che possiamo adottare nel nord della Siria". "E' un progetto molto importante - ha detto Sergio D'Angelo, commissario straordinario di Abc - in un tempo molto difficile e tragico. Riteniamo fondamentale e irrinunciabile guardare all'acqua come bene comune a cui va garantito l'accesso da parte dell'uomo. Lo consideriamo un diritto universale che andrebbe garantito su tutto il pianeta". L'operazione, sotto l'egida dell'Anci, ha visto protagonista il Comune di Napoli: "Insieme ad Abc - ha detto Laura Marmorale assessore alla coesione sociale e cooperazione decentrata del Comune di Napoli - abbiamo messo esperienza, capacità e competenze al servizio dei Comuni curdi per la gestione delle risorse idriche. Questi contatti sono importati perché danno valore allo scambio di buone pratiche. Napoli potrà acquisire ottime pratiche di crescita sociale, ad esempio i municipi curdi hanno due sindaci e una deve essere per forza una donna per affermare l'importanza di un punto di vista femminile sulla gestione amministrativa".
(ANSAmed).
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