MADRID - Non si fermano gli sbarchi di migranti sulle coste spagnole: almeno 103 persone, fra cui 7 donne e 55 minori, a bordo di quattro imbarcazioni sono state soccorse nelle ultime 24 ore nello Stretto di Gibilterra dai mezzi del Soccorso marittimo. Il primo barcone con cinque migranti a bordo, di origini sub-sahariane, è stato intercettato dalla motovedetta 'Salvamar Acturus' alle 10,30 di ieri mattina e gli occupanti trasferiti al porto di Algesiras (Cadice). Tre ore più tardi, altre sette persone di origini sub-sahariane, su un gommone alla deriva, sono state tratte in salvo dalla stessa motonave. Nel corso della serata e della nottata di ieri, i mezzi del Salvataggio marittimo hanno salvato altri 77 migranti di origine magrebina, in prevalenza minori, che viaggiavano su una barca nelle acque dello Stretto. E soccorso una quarta imbarcazione con a bordo 14 uomini, sempre originari del Maghreb.
Gli arrivi dei migranti alle frontiere europee, soprattutto di minori che affrontano da soli i viaggi della speranza, hanno allarmato le autorità spagnole e Frontex. Un fenomeno che "continua a essere preoccupante", come rileva l'ultimo rapporto dell'agenzia, citato da El Pais. Indica che sono sempre di più le famiglie marocchine che spingono i figli minorenni a emigrare: secondo i dati del ministero degli Interni, il 70% dei minori non accompagnati arrivati in Spagna nel 2018 provengono dal Marocco. I ragazzi di origini marocchine approdati sulle coste spagnole nel 2018 sono stati 3mila dei 5.500 giunti in totale, secondo i dati dell'Unhcr, l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che a sua volta registra una forte e continua pressione migratoria sulla rotta del Mediterraneo occidentale, con i flussi irregolari in partenza soprattutto dal Marocco. E se negli anni scorsi la maggioranza dei migranti era di origini sub-sahariane, dal giugno scorso preoccupa l'aumento dei numero di migranti provenienti dal regno alawita che rappresenta il gruppo più numeroso. Il governo spagnolo che, mentre sta rafforzando la cooperazione con il Marocco per frenare i flussi, lavora allo stesso tempo per ridurre di metà gli oltre 64.000 arrivi registrati nel 2018. Il rapporto di Frontex menziona la mancanza di lavoro e il ripristino del servizio di leva obbligatorio per uomini e donne nel Paese magrebino, che entrerà in vigore nel settembre 2019, come due dei fattori che spingono i giovani marocchini a emigrare.
In totale, nel solo mese di gennaio, almeno 4.104 migranti su 98 imbarcazioni sono sbarcati sulle coste spagnole, con un incremento di oltre il 200% rispetto ai 1.396 che lo fecero nello stesso mese dello scorso anno, secondo i dati del ministero degli Interni. E non si ferma la strage in mare di quanti perdono la vita nella traversate lungo la rotta del Mediterraneo occidentale: almeno 62 persone hanno perduto la vita o sono scomparse allo scorso 5 febbraio, con un incremento di oltre il doppio che nello stesso periodo dello scorso anno (+121%), secondo i dati registrati dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.
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