(ANSAmed) - ROMA, 14 MAR - "Domani migliaia di ragazzi
aderiranno al 'Global Climate Strike For Future' la
manifestazione mondiale nata per chiedere interventi concreti
contro il riscaldamento globale, l'inquinamento e i cambiamenti
climatici. Non posso che dirmi vicino a questi ragazzi e a
questa grande battaglia: è in gioco il loro futuro e i Governi
di tutto il mondo non fanno ancora abbastanza per
salvaguardarlo. Per questo, annuncio che, come Unicef Italia,
abbiamo deciso di aderire alla Manifestazione mondiale". Lo
annuncia Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia.
"Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno 7
milioni di morti sono riconducibili all'esposizione a fonti di
inquinamento. I bambini sono tra i gruppi maggiormente a
rischio" - sottolinea Iacomini - . Lo studio dell'Unicef 'Danger
in the Air: How air pollution can affect brain development in
young children', mostra che sono circa 17 milioni i bambini con
meno di un anno di età che vivono in aree in cui l'inquinamento
atmosferico è di almeno 6 volte superiore ai limiti
internazionali. Questi bambini respirano aria tossica che mette
potenzialmente a rischio il loro sviluppo cerebrale: oltre tre
quarti di loro ( 12 milioni) vive in Asia Meridionale. In Europa
500.000 morti ogni anno sono riconducibili agli effetti
dell'inquinamento".
Per il portavoce dell'Unicef "il benessere dei bambini in
ogni suo aspetto dipende molto dall'ambiente in cui vivono, ed è
per questo necessario fin da subito iniziare a ridurre
drasticamente le emissioni di gas serra scongiurando in questo
modo il surriscaldamento globale. I disastri climatici, la
diffusione di malattie trasmesse da vettori, la scarsità d'acqua
ed il livello del mare in aumento sono tutti fenomeni in grado
di minare i diritti fondamentali dei bambini, specialmente
quelli in condizioni di povertà. Unicef è impegnato ogni giorno
per far sì che tutti i bambini e le bambine possano godere del
miglior stato di salute possibile, così come previsto
dall'articolo 24 della Convenzione Sui Diritti Dell'Infanzia e
dell'Adolescenza". (ANSAmed).
"Chiediamo alle istituzioni - conclude Iacomini - di
promuovere politiche che contribuiscano a ridurre l'esposizione
dei bambini ad agenti dannosi e fonti d'aria inquinata, anche
attraverso l'adozione di misure che migliorino la consapevolezza
e il monitoraggio dell'inquinamento. Sono gli stessi bambini e
ragazzi a chiedere risposte immediate: domani è già tardi.
Bisogna agire adesso".
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