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A Rabat Alberto Landolfi primo magistrato di collegamento

Si occuperà di casi di estradizione, terrorismo e migranti

19 marzo 2019, 15:03

Redazione ANSA

ANSACheck
(ANSAmed) - RABAT, 19 MAR - Si occuperà dei casi di estradizione, tra i tanti, per esempio anche di quello di Antonio Prinno, il presunto camorrista latitante dal 2014 e arrestato nelle scorse ore in Marocco. 'Magistrato di collegamento', Alberto Landolfi, dovrà seguire da Rabat anche i numerosi legami di terrorismo internazionale, traffico di droga e foreign fighters impegnati sulle due sponde del Mediterraneo.

È il primo magistrato italiano in servizio a Rabat. Al momento, l'unico fuori dai confini d'Europa. Dall'ufficio nell'ambasciata italiana, all'ombra della Torre di Hassan, Landolfi, che arriva dalla Procura di Genova, estende la zona di attenzione su tutto il Maghreb. "Dovrò fornire pareri e indicazioni sulle rogatorie - spiega - agevolare lo scambio di informazioni, promuovere pratiche di cooperazione civile e penale". Un compito difficile anche se di fatto esistono accordi bilaterali tra Italia e Marocco. "C'è una convenzione tra i due paesi di reciproco aiuto giudiziario, per l'esecuzione delle sentenze e le richieste di estradizione. Risale al 1971, è stata poi aggiornata e integrata via via. Ma tutto è complicato dal fatto che in Marocco vige la pena di morte e per l'Italia è impossibile per esempio consegnare condannati per reati che prevederebbero questa condanna". Nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura, Landolfi che si è insediato nelle scorse settimane a Rabat, era stato indicato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. A Roma intanto, a via Arenula, è stato chiamato anche l'ex ambasciatore italiano in Marocco Roberto Natali, con il ruolo di consigliere diplomatico del ministro. Un segnale politico che concentra gli sforzi italiani sul Maghreb, anche in tema di traffico di esseri umani oltre che di controllo della popolazione straniera residente. In Italia, secondo i dati più recenti del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (Dal), la popolazione straniera è una componente significativa nel panorama carcerario italiano e in particolare il 18,6 per cento dei 19.432 detenuti stranieri proviene dal Marocco che rappresenta così la comunità straniera più numerosa dietro le sbarre. (ANSAmed)

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