Nel comunicato ufficiale delle autorità curdo-siriane si legge: "Invitiamo anche tutti gli appartenenti del nostro popolo del Kurdistan (fuori dalla Siria) e in ogni angolo del mondo a sollevarsi per la loro terra e la loro gente, perché si organizzino proteste e sit-in dovunque essi si trovino, specialmente nei paesi della diaspora". Il comunicato prosegue: "Riteniamo responsabili moralmente di ogni catastrofe umanitaria che possa colpire il nostro popolo nel nord-est siriano l'Onu e tutte le sue istituzioni, gli Stati Uniti, l'Unione Europea, la Russia e tutti gli Stati e le istituzioni che hanno potere di decisioni nell'influenzare la questione siriana". (ANSAmed).
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