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Mediterraneo: Jordan River Foundation, dare voce alle donne

"Attraverso un processo partecipato di condivisione"

PALERMO, 15 novembre 2019, 16:04

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono le donne rifugiate l'anello più vulnerabile ed esposto a rischi, in questo momento, nell'area mediorientale. Donne invisibili, soggette ad abusi e costrette in certi casi anche a contrarre matrimoni precoci.

Hanno bisogno di supporto fisico ed è a loro che occorre dare voce. Per Enaam Suhail Al Barrishi, direttrice generale della Jordan River Foundation e donna di riferimento della casa reale giordana per il no profit e per l'inclusione sociale, intervenuta a Palermo, in occasione della conferenza internazionale delle donne leader del Mediterraneo, è questa una priorità da considerare, anche all'interno della rete Jasmine, che, attraverso un processo partecipato di condivisione, si sta costituendo in questi giorni a Palermo.

Oggi a palazzo delle Aquile l'assemblea generale del network, composto da venti donne leader del Mediterraneo, ha sottoscritto un documento programmatico. "Nella nostra area geografica - ha commentato Al Barrishi che è anche tra le venti leader della rete Jasmine - le donne hanno molti problemi da risolvere ma un riferimento particolare vorrei rivolgere alle rifugiate. Sono donne che sicuramente hanno sofferto più di altre. La maggior parte di loro sono state traumatizzate e in quanto tali vanno considerate e viste con occhi completamente diversi. Non so se questa sarà la priorità della rete ma la mia posizione a favore di queste donne rifugiate sarà chiara".

"In Giordania - ha proseguito la presidente della Jordan River Foundation - abbiamo aperto le porte ai rifugiati e in particolare alle donne perché sono più vulnerabili e più deboli. Inizialmente quando si è aperta la crisi siriana si pensava fosse una emergenza. La comunità internazionale ha anche fornito un supporto finanziario. In seguito le cose si sono complicate perché l'emergenza è finita e ci siamo scontrati con la realtà.

La Giordania, infatti, possiede risorse limitate. In questo momento, il Governo ha messo in atto un piano sull'istruzione, due turni, uno mattina e uno pomeriggio per queste comunità ed anche servizi medico-sanitari".

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