Passi da giganti sono stati fatti soprattutto in Bangladesh, India e Nepal, mentre fanalini di coda per progressi sono Etiopia, Zambia e Ciad. E' la fotografia, in chiaroscuro, che scatta l'Unicef nel nuovo rapporto - "Registrare alla nascita ogni bambino entro il 2030: siamo sulla strada giusta?" - che analizza i dati di 174 paesi e viene lanciato oggi, in occasione del 73 anniversario dalla sua nascita.
"Abbiamo fatto tanta strada ma ancora troppi bambini non vengono registrati," ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore generale dell'Unicef. "Un bambino non registrato alla nascita è invisibile non esiste per il governo o la legge. Senza prove che ne attestino l'identità, i bambini spesso vengono esclusi da istruzione, cure mediche o altri servizi vitali e sono più vulnerabili a sfruttamento e abuso." I progressi globali - spiega il Rapporto dell'Unicef - sono stati realizzati principalmente in Asia meridionale, soprattutto in Bangladesh, India e Nepal. In India il numero di bambini registrati è salito dal 41% tra il 2005 e il 2006, all'80% tra il 2015 e il 2016.
Negli ultimi anni, l'Unicef ha lavorato con il Governo dell'India per dare priorità alla registrazione alla nascita negli Stati, incrementando e migliorando l'accesso ai centri di registrazione, formando i funzionari e le comunità e realizzando programmi di informazione pubblici, soprattutto tra le comunità più vulnerabili.
Di contro, la maggior parte dei paesi dell'Africa subsahariana è indietro rispetto al resto del mondo, con l'Etiopia al 3%, lo Zambia all'11% e il Ciad al 12%, registrando i livelli più bassi a livello globale.
Il rapporto sottolinea che circa 1 paese su 3 -circa un terzo della popolazione globale di bambini sotto i 5 anni - ha urgentemente bisogno di accelerare i progressi per fornire identità legale a tutti entro il 2030, compresa la registrazione alla nascita, secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
A livello globale le barriere per la registrazione comprendono: mancanza di conoscenza su come si registra un bambino alla nascita, spese elevate per la registrazione o per l'ottenimento di un certificato, spese aggiuntive per una tarda registrazione e lunghe distanze per la struttura di registrazione più vicina. Gli usi e le pratiche tradizionali in diverse comunità - come per le madri stare in casa - potrebbero anche dissuadere o evitare la registrazione formale nel periodo di tempo consentito.
Anche quando un bambino viene registrato, il possesso di un certificato di nascita è meno comune, con 237 milioni di bambini sotto i 5 anni a livello globale - ovvero circa 1 su 3 - che non hanno un documento di registrazione. (ANSAmed).
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