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Profughi si dirigono verso confine greco da Turchia

Mitsotakis, non tollereremo alcun ingresso illegale

28 febbraio 2020, 16:31

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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ISTANBUL - Primi gruppi di alcune decine di profughi si stanno dirigendo a piedi dalla Turchia verso il confine con la Grecia, dopo che Ankara ha deciso ieri sera di aprire di fatto la frontiera in risposta al mancato sostegno occidentale che lamenta a Idlib contro le forze governative siriane. Lo riferiscono le tv locali, mostrando le immagini di persone in cammino sul ciglio della strada, tra cui donne e bambini.

Secondo l'agenzia Dogan, sarebbero circa 300 i migranti siriani, iracheni e iraniani giunti stamani nella provincia frontaliera turca di Edirne. Il loro passaggio non sarebbe al momento consentito attraverso il valico di frontiera ufficiale di Pazarkule, ma secondo le testimonianze di alcuni di loro non verrebbe più ostacolato l'attraversamento dalle aree rurali e lungo il fiume Evros, confine naturale tra Turchia e Grecia. Le immagini delle tv mostrano inoltre diversi bus e altri mezzi organizzati a Istanbul per condurre gruppi di migranti verso il confine, distante circa 250 chilometri. Secondo fonti di Ankara, è stata data indicazione alle polizia di frontiera di ignorare di fatto il passaggio dei profughi, come anche alla guardia costiera di non bloccare più i natanti in partenza dalla costa egea verso le isole greche.

- La Grecia ha annunciato che rafforzerà i controlli ai confini con la Turchia dopo che Ankara ha annunciato l'intenzione di lasciar passare tutti i migranti che intendono recarsi in Europa. "Migranti e profughi in numeri rilevanti si sono radunati al confine terrestre Grecia-Turchia e hanno tentato di entrare nel Paese illegalmente. Voglio essere molto chiaro: non verrà tollerato alcun ingresso illegale in Grecia. Stiamo aumentando la sicurezza dei nostri confini". Lo ha scritto su Twitter il premier greco Kyriakos Mitsotakis. A Evros è stato chiuso il valico di confine con la Turchia.

- Sono 950mila i civili siriani sfollati nella regione nord-occidentale di Idlib: lo riferisce l'Ufficio Onu per il coordinamento umanitario (Ocha), nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione nella martoriata regione stretta tra l'offensiva russo-governativa e il confine turco. Ocha precisa che gli sfollati dal 1 dicembre a oggi sono 948mila. E che di questi 569mila sono minori, 195mila sono donne. Donne e bambini compongono l'81% dell'intera comunità di sfollati siriani a Idlib.

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