Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Balene del Mediterraneo minacciate da reti, plastica e virus

Greenpeace, capodogli intrappolati da reti abbandonate e spadare

28 luglio 2020, 18:55

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Un quarto dei cetacei spiaggiati lungo le coste italiane negli ultimi anni è morto per cause imputabili all'uomo: soprattutto intrappolamento nelle reti abbandonate o in quelle illegali (come le spadare), ma anche contaminazione da plastica. Fra le cause naturali, preoccupa la diffusione del virus del morbillo dei cetacei. Lo rivela una ricerca commissionata da Greenpeace all'Università di Padova sulle principali cause di spiaggiamento dei cetacei lungo le coste italiane, e diffusa oggi in occasione della Giornata mondiale per la conservazione della natura.
Nei giorni scorsi le spadare hanno intrappolato ben due capodogli al largo delle Eolie. L'84% di questi grandi cetacei spiaggiati tra il 2008 e il 2019 aveva nel proprio stomaco frammenti di plastica, con il ritrovamento straordinario di ben 22 chili di plastica nella femmina spiaggiata a Olbia a inizio 2019. La causa sono i grandi teli usati per l'agricoltura, le buste, i filamenti derivati dalla frammentazione della plastica, che si accumulano nei loro stomaci. Anche se non uccidono i cetacei, li debilitano, alterando la loro funzionalità intestinale, facendoli faticare per nutrirsi e favorendo l'emergere di altre problematiche.
Preoccupa i veterinari anche un virus, quello del morbillo dei cetacei, che dopo gravi epidemie di stenelle tra il 1990 e il 2008 sembra adesso riemergere tra diverse specie di cetacei, soprattutto associato ad altri stress ambientali. Cinque dei sei capodogli spiaggiati nell'estate 2019 sono risultati positivi al virus. Quest'ultimo inoltre sta facendo il "salto di specie" (come il Sars-CoV-2), arrivando a lontre di fiume e foche.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

Ultima ora Mondo

Errore 404 - Pagina non trovata - ANSA.it Balene del Mediterraneo minacciate da reti, plastica e virus - Cronaca - Ansa.it
404

Pagina non trovata

Le cause principali per cui viene visualizzata una pagina di errore 404 sono le seguenti:

  • un URL digitato erroneamente
  • un segnalibro obsoleto
  • un collegamento datato proveniente da un motore di ricerca
  • un link interno interrotto non rilevato dal webmaster.

Se riscontri il problema, ti invitiamo a contattarci per segnalarlo.

Grazie.