Dal 14 gennaio il Libano era stato rigorosamente confinato nel tentativo di fermare la diffusione del coronavirus e alla luce della saturazione del settore ospedaliero definito da più parti "al collasso" dopo gli incrementi di casi positivi registratisi a partire dai primi di gennaio. L'ufficio di Beirut dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva riferito nelle scorse settimane che nella capitale non c'erano più posti in terapia intensiva mentre il sistema risultava saturo al 90% nelle altre zone del paese. Nei giorni scorsi il premier dimissionario Hassan Diab aveva annunciato la fine delle misure più rigide, affermando che la riapertura avverrà da oggi in maniera graduale, in quattro fasi di due settimane ciascuna.
Nell'arco di un anno di pandemia, il Libano ha registrato 320mila casi positivi e 3.616 decessi. La pressione sul sistema sanitario sembra essersi alleggerita leggermente negli ultimi giorni. Da stamani rimane in vigore il coprifuoco totale, 24 ore su 24, con l'esclusione di alcune categorie di lavoratori. Ma riaprono in forma ridotta banche e supermercati. Gli istituti bancari ricevono su appuntamento mentre i negozi di alimentari possono far entrare chi ha ricevuto l'autorizzazione a circolare da parte delle autorità di polizia tramite una procedura online.
(ANSAmed).
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