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Libano: nuovo magistrato a capo inchiesta esplosione porto

Tareq Bitar: "Non lascerò che percorso giustizia sia deviato"

22 febbraio 2021, 10:40

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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(ANSAmed) - BEIRUT, 22 FEB - Un nuovo giudice libanese, Tareq Bitar, è a capo dell'inchiesta sull'esplosione del porto di Beirut del 4 agosto scorso, nel quale sono state uccise più di 200 persone. La nomina del 46enne magistrato, già a capo della Corte penale di Beirut e originario del nord del Libano, giunge dopo che nei giorni scorsi era stato rimosso dall'incarico Fadi Sawan, il giudice titolare dell'inchiesta sin dai suoi inizi.

Sawan era stato rimosso nei giorni scorsi dopo che la Corte di cassazione aveva accolto il ricorso di due ex ministri, formalmente accusati da Sawan di aver avuto responsabilità, assieme al premier uscente Hassan Diab, nel disastro causato dall'esplosione di 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio da sette anni stoccate in un hangar del porto.

Nell'esplosione del porto il 4 agosto 2020 sono morte 204 persone, più di 6mila sono state ferite, 300mila hanno perso le loro case.

Parlando ai media di Beirut, il giudice Tareq Bitar ha assicurato che non intende subire pressioni durante il suo lavoro di inchiesta: "Andrò dove mi porterà la legge e il diritto", ha detto, citato dal quotidiano L'Orient-Le Jour.

"Niente potrà fermarmi. Non lascerò che il percorso della giustizia venga deviato".

Finora l'inchiesta aveva portato all'arresto di 25 tra funzionari del porto ed esponenti di medio e basso rango dei servizi si sicurezza. A dicembre, il premier Diab e tre ex ministri erano stati messi formalmente sotto accusa per "mancanze" e "negligenza". Nessuno di questi alti rappresentanti istituzionali è stato finora interrogato.

Nei giorni scorsi gruppi di attivisti e familiari delle vittime avevano inscenato proteste di fronte al Palazzo di giustizia di Beirut per chiedere l'apertura di una inchiesta internazionale sotto l'egida dell'Onu. (ANSAmed).

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