Mediterranea saving humans dà conto anche di un "allarmante aumento dei respingimenti operati in Libia dalla cosiddetta Guardia Costiera. Dall'inizio dell'anno all'1 marzo sono 4.029 le persone intercettate e ricondotte in arbitraria detenzione, 222 minori: almeno 142 i dispersi e 28 corpi restituiti dal mare". La ong invoca "un patto fra le istituzioni e la società civile (sino ad oggi criminalizzata per atti di solidarietà) affinché, in linea con gli obblighi internazionali, venga regolamentato il diritto/dovere di salvare queste donne, uomini e bambini alla deriva, indipendentemente dalla loro nazionalità e dello status giuridico ad essi conferito".
Tunisini i più numerosi tra gli sbarcati del 2020 (745), seguiti da ivoriani (597) e guineiani (461). I minori non accompagnati sono stati finora 493. (ANSAmed).
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