"L'obiettivo - ha aggiunto - non è di rigirare il coltello nella piaga ma di essere sincero". Per l'unico sopravvissuto dei kamikaze di quella sera, gli attentati erano una risposta "ai bombardamenti francesi sullo Stato islamico".
So che le mie frasi possono scioccare - ha continuato Salah - soprattutto delle anime sensibili. Ma il mio scopo non è rigirare il coltello nella piaga. Il minimo che si possa dire alle vittime è la verità".
"Quando François Hollande prese la decisione di attaccare lo Stato islamico - ha detto l'imputato - sapeva che la sua decisione comportava dei rischi. Sapeva che prendendo quella decisione, dei francesi sarebbero morti".
"Gli aerei francesi che bombardano lo Stato islamico non fanno distinzione fra uomini, donne e bambini", ha detto Salah, aggiungendo di aver voluto "far subire alla Francia lo stesso dolore che noi subiamo". Per Salah i "terroristi, jihadisti radicalizzati" ai quali ci si è riferiti finora al processo, sono in realtà "dei musulmani": "E' Islam autentico - ha proseguito - Hollande ha detto che noi abbiamo combattuto la Francia a causa dei suoi valori, ma è una menzogna". (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA