Secondo l'autorevole quotidiano indipendente Taraf, forti polemiche agitano l'inizio del nuovo anno scolastico, e migliaia di famiglie rifiutano che i loro figli siano costretti a seguire una educazione religiosa e chiedono il loro trasferimento. Le scuole imam-hatip si sono moltiplicate sotto il governo del partito islamico Akp, al potere dal 2002, del presidente Recep Tayyip Erdogan, che l'opposizione accusa di voler 'reislamizzare' le istituzioni del paese. Fra gli studenti iscritti d'ufficio nelle scuole religiose islamiche sunnite figurano anche molti ragazzi della minoranza alevita, una ramificazione liberale dell'Islam, che non si riconosce nella religione sunnita maggioritaria in Turchia. La comunita' alevita, rileva Taraf, denuncia un tentativo di "assimilazione" forzata. Hanno suscitato polemiche anche recenti dichiarazioni del ministro dell'educazione Nabi Avci, il quale ha indicato che ci saranno sale di preghiera in tutte le scuole del paese. Avci ha pero' precisato che la preghiera non sara' obblicatoria nelle scuole. La Corte europea dei Diritti Umani ha condannato negli ultimi giorni la Turchia per l'introduzione negli ultimi anni di corsi di religione islamica sunnita obbligatori in tutte le scuole. (ANSAmed).
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